Emergenza coronavirus in Italia, il Presidente dell’ISS Silvio Brusaferro in Commissione Affari sociali della Camera.
In occasione del suo intervento alla Commissione Affari sociali della Camera, il numero uno dell’ISS Silvio Brusaferro ha fatto il punto dell’emergenza coronavirus in Italia. Il Presidente dell’Iss ha comunicato che, in base agli studi, il picco della seconda ondata sarebbe ormai prossimo e che proprio per questo motivo è necessario tenere alta la guardia.
Di seguito il tweet condiviso sul profilo ufficiale della Camera dei deputati.
Prevenzione e risposta al #Covid_19, in Commissione #AffariSociali audizione di Silvio Brusaferro, Presidente dell'@istsupsan. Diretta: https://t.co/QRa6kvzecn#OpenCamera pic.twitter.com/6kp5xYWRNG
— Camera dei deputati (@Montecitorio) November 4, 2020
Coronavirus, il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro in Commissione Affari sociali della Camera
“L’età mediana delle persone che contraggono l’infezione ha avuto un andamento all’inizio che ha sfiorato i 70 anni, poi a Ferragosto è arrivata a valori sui 30 anni e si è stabilizzato tra fine settembre e ottobre intorno ai 40 anni, ma ora lentamente sta crescendo“, ha evidenziato Brusaferro nella sua panoramica sulla nuova fase dell’emergenza coronavirus in Italia. “Ora sono coinvolti gli ultra 70enni e questo è una dato su cui prestare molta attenzione“, ha proseguito il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità.
I dati sulla circolazione del coronavirus in Italia
Silvio Brusaferro ha poi parlato della circolazione del virus sul territorio.
“Dopo aver avuto una fase di transizione, ci troviamo in una fase che tecnicamente definiamo di escalation e quindi in parte dobbiamo usare misure di contenimento e in parte misure di mitigazione […]. Quando la percentuale di positività al tampone supera il 4% è un indicatore di una forte circolazione, e in tutte le regioni del nostro Paese c’è questa caratteristica”.
I dati sulla pressione sulle strutture ospedaliere
Inevitabile una riflessione sulla pressione sul sistema sanitario nazionale.
“Quello dei ricoveri con sintomi è un numero che sta crescendo e merita attenzione […] e lo stesso vale per le terapie intensive […]. Alcune regioni hanno superato il cut-off, altre no ma sono vicine […]. Ossia con oltre il 40% di occupazione dei letti di area medica per patologie Covid vuol dire che dobbiamo riprogrammare le attività sanitarie dilazionabili per altre patologie, così da trovare posto e dare priorità ai pazienti con Sars-cov-2”.